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Traduzioni di 3° livello: come ottenerle grazie al digitale

O meglio, come è possibile beneficiare di questa evoluzione – quasi gratis.

Traduzioni di 3° livello: come ottenerle grazie al digitale

 

Ti sei mai chiesto se la tua azienda sta gestendo le traduzioni nel modo migliore?

In questo articolo ti voglio spiegare i due livelli più comuni con cui le aziende gestiscono tutt’ora le traduzioni e come il digitale abbia introdotto oggi un terzo livello, più evoluto.

Scoprirai come le aziende più innovative del momento usano questo terzo livello per coprire i loro mercati internazionali in maniera più veloce ed efficiente.

Sei pronto? Cominciamo!

 

Aziende presenti e influenti nei mercati vendono.

Presta attenzione. Stiamo per entrare nello specifico.

Stiamo parlando di crescita aziendale.

E anche parlando delle traduzioni, è possibile contribuire alla crescita delle aziende.

Quello che molte aziende sottovalutano è che le traduzioni professionali permettono di essere maggiormente presenti nei mercati internazionali e di giocare una partita con molte più possibilità di vittoria.

Essere considerati più influenti, più presenti, più competenti.

A volte permettono di generare opportunità, altre volte di chiuderle.

Le aziende “sul pezzo” hanno già preso consapevolezza di questo.

Si impegnano per essere professionali in più mercati possibile, e sono state le prime a scoprire le traduzioni di terzo livello.

Oggi voglio condividere con te questa opportunità, garantendoti che non solo è possibile migliorare la posizione della tua azienda, ma che è possibile in modo intelligente e semplice.

 

Il sapere è potere.

Nel corso della mia carriera ho incontrato molte persone incaricate della gestione delle traduzioni.

Sai qual’è la soddisfazione più grande?

Averle aiutate a strutturare i processi di traduzione e averle accompagnate in una crescita che le ha rese più felici.

Si, felici.

Anche se parliamo di lavoro, di professioni, quello a cui puntiamo è migliorare la quotidianità lavorativa delle persone.

Questo può avvenire quando le persone sono aperte a cogliere nuove opportunità e decidono di approfondire tematiche di valore.

Dopo aver letto questo articolo, avrai la consapevolezza di come si muovono le aziende “normali” e come corrono invece le aziende innovative.

Ti spiego com’è possibile fare innovazione in modo semplice.

Sarà poi una tua scelta se sfruttare o meno questa opportunità, per te stesso e per l’azienda che rappresenti.

Ma andiamo al sodo: segui con attenzione il prossimo paragrafo.

Sto per spiegarti i due modi con cui le aziende comuni gestiscono le traduzioni e come quelle innovative riescono ad essere un passo avanti rispetto ai propri competitor.

 

Livello #1: home-made.

Ci sono passate tutte le aziende.

Nel primo livello, le traduzioni sono gestite in casa.

Intendo dalle stesse persone che quotidianamente fanno altre attività.

Mi spiego meglio.

Prima di strutturare un processo di traduzione per un determinato paese, le aziende preferiscono creare documenti e contenuti utilizzando risorse interne.

Possono essere dipendenti della casa madre che conoscono una specifica lingua, oppure gli impiegati delle filiali nel caso delle aziende più grandi.

C’è un’altra possibilità: l’utilizzo di traduttori automatici online.

In questo caso, possiamo affermare che i traduttori automatici degli ultimi anni hanno raggiunto un buon livello di interpretazione dei testi.

Ma siamo sinceri: affidarsi solo e completamente ai traduttori digitali online non potrà mai garantire un livello di traduzione professionale.

Una buona regola potrebbe essere sfruttare entrambe le cose, cioè preparare un testo tradotto digitalmente e poi farlo approvare e validare da una risorsa interna all’azienda.

Ma questa cosa non va sempre bene.

In che senso?

Dobbiamo distinguere 2 casi:

  1. Mercato potenziale e non ancora affermato
  2. Mercato consolidato

Le traduzioni di primo livello, nel caso del mercato potenziale, sono PERFETTE.

Non è necessario strutturare un processo se l’azienda sta ancora scoprendo la potenzialità del mercato.

La regola è semplice: finché non c’è gente disposta a pagare per lo scambio di beni o servizi, è importante prestare attenzione costante e mantenere i costi bassi.

E nel secondo caso?

Nel caso di mercato consolidato, gestire internamente le traduzioni (o con traduttori automatici) potrebbe essere controproducente.

Un mercato consolidato ha delle aspettative.

Si aspetta di utilizzare documenti e supporti digitali di qualità.

Un mercato consolidato pretende che il business sia fluido, agevole e che gli attori coinvolti “parlino la stessa lingua”.

Inoltre, dal punto di vista interno, potrebbe essere rischioso affidare il compito di traduzioni a risorse interne che sono impiegate in professioni diverse.

Quando la risorsa non è una traduttrice a tempo pieno, l’azienda toglie del tempo alla mansione principale e rischia di non rispettare la cultura del paese destinatario, oltre ad avere difficoltà nel rispettare i tempi.

Sul principio di qualità, velocità e rispetto delle mansioni, le aziende hanno dunque strutturato le traduzioni di secondo livello.

 

Livello #2: out-sourcing.

Il secondo livello prevede l’esternalizzazione del processo di traduzione.

Entra in scena un partner esterno, una agenzia o società di traduzioni.

Il mercato vede come player:

  • Freelance madrelingua
  • Piccole agenzie di traduzioni
  • Società di traduzioni

Tutti e tre i player sono chiamati in funzione del carico di lavoro e del bisogno aziendale.

In linea di massima però:

  • Il freelance propone traduzioni “a chiamata” e viene utilizzato nei primi mesi di consolidamento del mercato oppure per richieste spot
  • Le piccole agenzie di traduzioni permettono alle aziende di avere un unico interlocutore e di beneficiare di molteplici traduzioni
  • Le società di traduzioni sono strutturate, e oltre a gestire più lingue (e più specifiche) affidano un project manager alle aziende e permettono di gestire lo storico delle traduzioni e i glossari dei clienti, in modo da diventare sempre più autonomi nel gestire le commesse

Le figure interne alle aziende, in questo caso, vengono interessate in minima parte nel processo.

Esse sono chiamate a verificare la correttezza dei documenti tradotti.

Aziende che esternalizzano le traduzioni sono già un passo avanti rispetto alla media, in quanto riescono a far fronte a più richieste e possono disporre di documentazione in lingua in più paesi, garantendo una presenza più capillare e tempestiva nei mercati.

Vero anche che questo livello ha dei costi, ma non sono eccessivamente elevati.

Il fatto è che il costo del secondo livello è ben chiaro (e fatturato).

E non credere che il primo livello sia gratis.

Anche il primo livello ha dei costi, soprattutto se si stanno gestendo traduzioni in un mercato consololidato.

Un processo di traduzioni livello 2 è comunque considerato un ottimo livello per la maggior parte delle aziende internazionali.

Grazie a Planet abbiamo aiutato molte realtà a passare al secondo livello e a spingerlo il più possibile verso l’alto.

Ma negli ultimi anni, la tecnologia ha influenzato molto il mondo delle traduzioni e ha portato innovazioni che alcune aziende hanno già iniziato a utilizzare.

 

Livello #3: traduzioni SMART.

Immagina il primo e il secondo livello, con i super poteri.

Il bello è che questo livello sembra essere nato quasi per sbaglio.

Fammi essere più preciso.

Le traduzioni in senso pratico vanno a toccare la documentazione e la comunicazione tecnica e marketing, cartacea e digitale.

Nelle aziende innovative, quelle che cercano velocità, uno dei bisogni più sentiti dell’ultimo periodo è quello di migliorare i processi di creazione e aggiornamento della documentazione tecnica e marketing.

Le tecnologie digitali sono entrate nel mercato a supporto di questi bisogni, riscuotendo un notevole successo.

Oggi creare e gestire documentazione tecnica e marketing può raggiungere livelli di efficienza veramente molto alti.

Velocità di creazione, aggiornamento e alta qualità dei contenuti e documenti riescono a essere fatti con investimenti anche minimi.

Ma la tecnologia ha fatto anche un passo in più: è riuscita a migliorare anche la gestione delle traduzioni.

In che senso?

Unendo il meglio delle traduzioni di livello 1 e quelle di livello 2.

Dal primo livello ha mantenuto il patrimonio delle traduzioni all’interno dell’azienda.
Da questo livello ha inoltre rafforzato la traduzione automatica: nuovi traduttori online riescono ora ad interpretare il senso delle frasi e riescono anche a gestire i primi slang culturali in base al paese di riferimento.

Dal secondo livello, ha preso l’esperienza delle piccole agenzie e società di traduzioni ed è riuscito a impostare una struttura informatica che permette di gestire le esigenze più comuni dei processi di traduzione, dalla gestione della commessa ai più strutturati sistemi di intreccio dei contenuti.

Nello specifico parliamo di software avanzati e plug-in customizzati sulle esigenze del cliente, che permettono di raggiungere:

  • alta qualità della traduzione
  • rispetto del lessico aziendale
  • internalizzazione dei contenuti
  • velocità e autonomia di realizzazione dei supporti
  • velocità di aggiornamento dei supporti
  • utilizzo promiscuo di risorse interne ed esterne nello stesso ambiente
  • investimenti ridotti

Come vedi i benefici sono molteplici.

Inutile dirti quante realtà internazionali oggi si stanno spostando verso il terzo livello.

I risultati ci sono davvero.

Questo livello più che avere dei rischi, ha delle difficoltà di attuazione.

L’ostacolo più grande che trovano le aziende è comprendere le tecnologie digitali.

Alcune aziende, non conoscendo il digitale, trovano difficoltà ad applicarlo a proprio vantaggio.

Sembra complesso leggendolo in un articolo, ma ti assicuro che è molto più semplice di quello che pensi.

 

A che livello è la tua azienda?

Ora hai capito i livelli di maturità dei processi di traduzione.

Hai ben chiaro le opportunità e i rischi che si celano dietro ogni livello.

Ho scritto questo articolo per condividere con te la mia esperienza e per darti la consapevolezza di dove si trova ora la tua azienda e cosa si può fare per migliorare.

Parlare di queste tematiche con le aziende è all’ordine del giorno, e per noi di Planet è davvero entusiasmante conoscere nuove aziende che come noi credono nel digitale.

Se anche tu sei parte delle aziende innovative che credono nelle nuove tecnologie, fammelo sapere in un commento oppure organizziamo una breve videochiamata conoscitiva e approfondiamo questi temi!

Ciao!

Vayla Pergolini
Founder
Planet